Quel fastidioso dolore inguinale e l’impossibilità nei movimenti più semplici della vita quotidiana, protesi o pulizia dell’anca?
Oggi vi raccontiamo la storia di U., arrivato da noi dopo aver fatto una pulizia in artroscopia dell’anca. U. riferiva dolore da diverso tempo (se non anni) e per lui, sportivo e con un lavoro usurante (tante ore in piedi), è stato scelto un intervento di pulizia dell’anca dopo una diagnosi di impigement di grado severo ma troppo giovane per avere l’indicazione alla protesi.
Dopo aver effettuato l’intervento, giunge da noi qualche tempo dopo e da lì partiamo immediatamente con un piano terapeutico mirato all’aumento del rom articolare (notevolmente ridotto), il recupero della forza sull’arto operato e alla simmetrizzazione del carico sia in statica che in dinamica; tutto quel dolore aveva creato un forte spostamento del carico sull’ arto controlaterale.
Il recupero è stato nei primi tempi notevole, per poi arrivare ad un punto di stallo: infilarsi le scarpe da seduto era diventato il nostro principale obiettivo/limite.
Dopo esserci dati un tempo limite per i nostri obiettivi a lungo termine e non averli raggiunti al livello cui volevamo, abbiamo optato per un secondo consulto con l’ortopedico che ha suggerito la strada delle infiltrazioni ecoguidate di acido ialuronico, in modo da lubrificare maggiormente l ‘articolazione favorendone il movimento.
Ad oggi, dopo la prima infiltrazione, abbiamo già riscontrato un miglioramento nel nostro movimento guida.
E, insistendo sulla forza e sulla propriocezione, riusciremo a raggiungere più rapidamente i nostri obiettivi per assicurare al nostro U. un ritorno all’attività sportiva e, soprattutto, una conduzione dell’attività lavorativa senza dolori o limitazioni.