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22/Feb/2022

“HO SENTITO UNA COLTELLATA QUI DIETRO LA SCHIENA”.

Cosi S. ha detto al telefono quando ha chiamato per un appuntamento.

È arrivata in studio con la faccia e l’aspetto di chi stava soffrendo. Ha iniziato a raccontare la sua storia e, dopo un momento di confronto, mentre andava via mi ha detto: “MI AFFIDO A VOI PER TORNARE A FARE QUELLO CHE FACEVO SENZA QUESTO DOLORE”

Abbiamo iniziato il percorso prendendo un appuntamento con la nostra Fisiatra per una valutazione e rinfrancata dalla spiegazione del suo dolore ha avuto chiaro l’iter che avrebbe fatto all’interno del nostro centro.

Abbiamo cominciato lavorando con piccoli esercizi, piano piano, con l’obiettivo di migliorare la percezione del suo corpo, dei propri muscoli.

S. ha avuto difficoltà era tutto difficile per lei, non era abituata a prendersi cura e sentire di sé stessa.

Passo dopo passo, tutto ha iniziato ad avere un senso e il suo dolore è iniziato a migliorare.

Gli esercizi a corpo libero e sui nostri sistemi tecnologici gli sembravano sempre più facili e divertenti; ha iniziato ad incrementare il suo impegno dedicando sempre più tempo agli esercizi che ha svolto a casa senza più trovare scuse.

Finalmente, prima di una seduta, con un sorriso a 33 denti mi ha detto “MI SENTO MEGLIO, RIESCO A DORMIRE E QUANDO CAMMINO NON HO DOLORE, HO CAPITO CHE IL MOVIMENTO E’ LA MIA MEDICINA”

Da li abbiamo continuato il nostro programma di rinforzo aumentando progressivamente il carico di lavoro anche sui sistemi tecnologici, migliorando la forza degli arti e il famoso core.

Il giorno più soddisfacente del suo percorso è stato al controllo con il Fisiatra, in cui ha capito che i suoi miglioramenti erano reali e oggettivi.

Il suo impegno è stato ripagato.

Da quel momento il coltello che aveva dietro la schiena è diventato la sua motivazione per continuare con costanza e impegno a fare del movimento la sua arma vincente.

#muoversibenemuoversimeglio

@tecnobody

Dott. Vittorio Gennaro, Fisioterapista e Chinesiologo


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22/Lug/2020

MAL DI SCHIENA

Il “mal di schiena” (LBP, Low Back Pain) è tra i disturbi più diffusi al mondo. Statisticamente, si pensa che il 60\80% della popolazione mondiale, almeno una volta durante la vita, abbia sofferto, o soffrirà, di LBP. Questo dato già ci fa capire quanto, in termini economici, influisca sulle casse dei vari sistemi sanitari, senza contare le giornate perse per il lavoro e/o lo sport.

Il dolore alla schiena non ha una sola causa; i sintomi possono essere provocati dalle diverse strutture della colonna, vertebre, legamenti, muscoli e nervi, ma anche dai visceri, dal sistema vascolare o da infiammazioni dovute a malattie sistemiche. Proprio per questo è molto importante fare una corretta valutazione clinica.

CAUSE

La colonna vertebrale, è una struttura straordinariamente ben progettata di ossa, articolazioni, nervi, legamenti e muscoli interconnessi che lavorano tutti insieme per fornire supporto, forza e flessibilità. Tuttavia, questa struttura complessa lascia anche la parte bassa della schiena suscettibile a lesioni e al dolore.

Il mal di schiena ha tantissime cause e fattori contribuenti, che possono essere legati sia alle strutture che formano la colonna vertebrale (ossa, articolazioni, dischi intervertebrali, muscoli, legamenti, nervi) generando patologie come artrosi, artrite, stenosi del canale vertebrale, spondilolistesi, ernie, protrusioni, lombo-sciatalgie, lombo-cruralgie e osteoporosi, sia legati ad altri  meccanismi neurofisiologici più complessi che, senza nessun danno/cambiamento strutturale, provocano il dolore.

SINTOMI

La lombalgia può iniziare in modo acuto a causa di un infortunio ma può diventare cronica.
Gestire adeguatamente il dolore in una fase precoce può aiutare a limitare i sintomi sia nel tempo che nella gravità.
Identificare e descrivere in modo specifico i sintomi può aiutare a condurre una diagnosi più accurata e un piano di trattamento efficace.

La lombalgia è in genere caratterizzata da una combinazione dei seguenti sintomi:

  • Dolore muscolare che si concentra nella parte bassa della schiena (dolore assiale). Generalmente descritto come sordo e lancinante, questo tipo di dolore può essere accompagnato da spasmi muscolari lievi o gravi, mobilità limitata e dolori ai fianchi e al bacino.
  • Dolore che viaggia verso glutei, gambe e piedi. A volte la lombalgia include una sensazione acuta, pungente, formicolante che si muove lungo la coscia, nella gamba e nel piede, chiamata comunemente “sciatica”. La “sciatica” è causata dall’irritazione del nervo sciatico e di solito si fa sentire solo su un lato del corpo.
  • Dolore che peggiora dopo una seduta prolungata (es lavoratori d’ufficio). La posizione seduta esercita una pressione sui dischi, causando un peggioramento della lombalgia. Riprendere il movimento può alleviare rapidamente la lombalgia ma il ritorno in posizione seduta può causare il ritorno dei sintomi.
  • Dolore suscettibile al cambio di posizione. A seconda della causa del dolore sottostante, alcune posizioni saranno più confortevoli di altre. Ad esempio, con la stenosi spinale camminare normalmente può essere difficile e doloroso ma sporgersi in avanti verso qualcosa, come un carrello della spesa, può ridurre il dolore. La variabilità del sintomo con il cambio della posizione può aiutare a identificare la fonte del dolore, che è peggiore al momento del risveglio ma migliora con il movimento.

Molte persone che soffrono di lombalgia riferiscono sintomi che sono peggiori al risveglio mattutino. Dopo essersi alzati, tuttavia, i sintomi si alleviano. Il dolore al mattino è dovuto alla rigidità causata da lunghi periodi di riposo, alla riduzione del flusso sanguigno durante il sonno e, eventualmente, alla qualità del materasso e dei cuscini utilizzati.
Naturalmente, ci sono altri modi in cui le persone soffrono di lombalgia. La lombalgia varia a livello individuale e molti fattori influenzano l’esperienza del dolore, tra cui la salute mentale ed emotiva, lo stress finanziario o l’esercizio e il livello di attività.

 

IL NOSTRO METODO

Il LBP è un problema complesso e necessita di un corretto inquadramento diagnostico\clinico in un contesto di multidisciplinarietà.

La ricerca scientifica si sta muovendo verso un modello biospicosociale, in quanto è ormai
noto come tanto fattori biologici, quanto psicologici (come la kinesiofobia), sociali (come la scarsa soddisfazione sociale e lavorativa) e cattivi stili di vita (come la sedentarietà) rivestano un ruolo fondamentale nella gestione di tale problema.

Il Centro Equilibirum 2.0, mediante la stretta collaborazione tra diverse figure specialistiche (medici, fisioterapisti e personal trainers), si impegna ad offrire al paziente la migliore soluzione possibile per un ottimale inquadramento diagnostico assolutamente necessario per la realizzazione di un adeguato e individualizzato programma riabilitativo, in un contesto biopsicosociale.

  1. La prima fase è la visita dal Fisiatra, medico specialista nella riabilitazione, necessaria affinché si faccia una corretta diagnosi, indispensabile per la realizzazione di un piano riabilitativo personalizzato. La personalizzazione del piano riabilitativo è imprescindibile in quanto ogni individuo è unico e, come tale, va trattato (ad esempio la lombalgia di uno sportivo agonista non può essere gestita come quella di un pensionato).
  1. La seconda fase si concentra sulla gestione della sintomatologia dolorosa e dell’infiammazione che limitano le autonomie del paziente.

In questa fase il fisioterapista, attraverso la combinazione di tecniche manuali, strumentali e l’introduzione di piccoli esercizi terapeutici, realizza, in accordo col Fisiatra, un programma specifico per il paziente mirato, appunto, alla gestione del dolore e al miglioramento delle attività della vita quotidiana limitate dal processo doloroso e\o infiammatorio.

 

 

  1. La terza fase verte sul miglioramento della percezione del proprio corpo, sull’incremento dei movimenti eseguiti in assenza di dolore e sulla stabilizzazione di tutta la colonna vertebrale.In questa fase, come in quella precedente, laddove possibile, i nostri terapisti si avvalgono della tecnologia “Tecnobody” per valutare e oggettivare i risultati del paziente. In questa fase vengono prese in esame tutte le attività di vita quotidiana del paziente per restituirgli sicurezza anche durante i movimenti più semplici.
  1. La quarta fase, importante quanto le precedenti, ha come obiettivo l’incremento delle riserve energetiche, della forza e della performance del paziente. Questa fase viene eseguita in assenza di dolore e sotto la supervisione del medico Fisiatra. Il paziente viene valutato attraverso i sistemi Technology della “Tecnobody” e viene stilato un programma per aumentare e\o migliorare il tono-trofismo muscolare. Questo momento è estremamente importante per una corretta stabilizzazione del miglioramento ottenuto nelle fasi precedenti nell’ottica di un mantenimento a lungo termine del beneficio ottenuto dalla terapia.

Dott. Calabrese Lorenzo


EQUILIBRIUM

Il Centro Fisioterapico Equilibrium 2.0 nasce a Pescara con l’ idea di abbinare la terapia manuale al movimento poichè esso è parte fondamentale di qualsiasi processo di guarigione e di mantenimento dello stato di salute.

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