PUBALGIA, COS’E’ E COME CURARLA

Settembre 30, 2020 by Equilibrium0
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Sicuramente sui giornali o in televisione, avrai sentito parlare di pubalgia, quella condizione patologica che colpisce molto spesso i calciatori a causa di movimenti bruschi come ad esempio un forte calcio al pallone.

La pubalgia è quindi una sindrome dolorosa caratterizzata da forte dolore a livello del pube dovuto a un’infiammazione dei muscoli che si inseriscono sulla sinfisi pubica tra cui i muscoli adduttori della coscia e il retto addominale.

In genere questa sindrome dolorosa è provocata da un eccessivo sforzo dei muscoli adduttori della coscia e degli addominali combinati a microtraumi ripetuti, come ad esempio cambi repentini di direzione, torsioni, corsa, movimenti improvvisi e violenti tipici nei calciatori.

A volte possiamo avere pubalgia anche dovuta a:

  • Dismetria e artrosi di anca e arti inferiori
  • Patologie della schiena, disfunzione dei muscoli addominali e muscoli adduttori della coscia, i quali hanno una funzione antagonista ma equilibrata.
  • Malattie infettive
  • Disfunzioni uro-genitali

Il quadro clinico della pubalgia è caratterizzato da dolore e impotenza funzionale. In genere parliamo di un dolore che si acutizza dopo il movimento e che può compromettere anche le normali attività di vita quotidiana come il camminare, il vestirsi, la salita e la discesa delle scale.

Il dolore che parte dalla zona inguinale può irradiarsi lungo la muscolatura adduttoria e/o addominale, verso il perineo e gli organi genitali.

Spesso i pazienti lamenteranno dolore alla palpazione ed allo stiramento degli adduttori e degli addominali contro resistenza.

A volte a livello dell’inguine possiamo apprezzare rigidità muscolare e la presenza di contratture con la palpazione, in quanto i tendini dei muscoli adduttori sono abbastanza superficiali.

Un’attenta e corretta diagnosi da parte di un medico specialista, quale può essere un fisiatra o un ortopedico, aiuta a capire quale sia la cura migliore per la tua pubalgia.

È molto importante, per fare diagnosi, un’attenta anamnesi del paziente, un esame obiettivo generale con la somministrazione di test clinici e la consultazione di immagini radiologiche, quali le radiografie che mettono in evidenza eventuali fratture o alterazioni del pube, del bacino o del femore; l’ecografia si dimostra importante in quanto può escludere la presenza di un’ernia inguinale e può mettere in evidenza zone di flogosi, ematomi.

Ma la risonanza magnetica si dimostra l’esame di elezione in quanto può dare informazioni dettagliate sia sulla situazione ossea, che sulle strutture muscolari e tendinee.

Una volta diagnosticata la pubalgia, la cura migliore nella prima fase è la riduzione dell’attività fisica e agonistica, quando il movimento peggiora ulteriormente l’infiammazione e quindi la sintomatologia.

Importante sarà intraprendere una terapia fisioterapica per avere una guarigione completa. Il percorso terapeutico per il trattamento della pubalgia è articolato in diverse fasi.

La prima è quella del controllo del dolore e dell’infiammazione in cui vengono utilizzati oltre alle tecniche di massoterapia anche trattamenti con elettromedicali tra cui:

laserterapia

tecarterapia

onde d’urto

ipertermia

Nella seconda fase, il fisioterapista penserà ad un iter riabilitativo adatto alla tua storia clinica e basato su tecniche di terapia manualemanipolazione fasciale e esercizi di riabilitazione funzionale mirati sulle possibilità del singolo paziente.

È importante sottolineare come il trattamento moderno della pubalgia è sempre un insieme sinergico di diversi approcci. Dopo la valutazione e l’individuazione del corretto percorso terapeutico, la terapia manuale può essere coadiuvata dall’ utilizzo di terapia fisica strumentale e dall’allenamento terapeutico. Ultimamente anche l’applicazione di kinesio taping aiuta in casi di pubalgia.

Passata la fase acuta in cui solo il riposo viene considerato la terapia migliore, puoi ora intraprendere una terapia di esercizi riabilitativi seguito dal tuo fisioterapista di fiducia.

Per approfondimenti, puoi consultare: https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/bacino/pubalgia/


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